lettera n.4Diritto processuale civile
lettera n. 4.-
1. In queste ultime settimane abbiamo concluso l'argomento degli interventi volontari e esaminato l'intervento per chiamata di parte e per ordine del giudice (artt. 105, 106 e 107 c.p.c.).
E' stato poi trattato il tema della estromissione (artt. 108, 109 e 111 c.p.c.).
Abbiamo quindi trattato dei diritti e delle facoltà difensive delle parti: la domanda, l'eccezione, la difesa mera e l'iniziativa probatoria.
Di ognuno dei mezzi difensivi è stata esaminata la funzione nel processo (rispettivamente innovazione del thema decidendum - la domanda- o del thema probandum - l'eccezione-, oppure integrazione della fattispecie per l'applicazione della regola dell'onere della prova come regola che presiede al giudizio di fatto - la difesa mera -, o infine mezzo per concoscenza del fatto - la prova) e il diverso ruolo della parte e del giudice.
Infine è stato conclusa la parte generale, con la trattazione della regolamentazione delle spese processuale e dei danni provocati dal processo.
2. Parti del manuale trattate:
Balena, I, cap. IV, IX-sez.II e III., X- sez. 1 e 2, XII.
3. Queste settimane poche domande:
DOMANDA
Avrei bisogno di un chiarimento riguardo al giuramento. Soprattutto quello decisorio: non capisco che senso ha che una parte chiami l'altra a giurare fatti a lei favorevoli, sicuramente ho frainteso il significato
RISPOSTA
La verità discende proprio dal giuramento, ovvero dalla circostanza che la parte afferma il fatto sotto la sua responsabilità penale: lo spergiuro è punito molto gravemente e apre la prospettiva per la parte pregiudicata di una domanda di risarcimento del danno (poiché la sentenza che si fonda sul giuramento falso non è revocabile, proprio per la sacralità del mezzo che risale nella notte dei tempi del diritto, ma lascia quanto meno aperta la prospettiva di un risarcimento del danno).
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