Seconda settimanaa) LE LEZIONI
Nella seconda settimana di lezioni sono stati esaminati i principi costituzionali applicabili al processo civile:
- la garanzia dell'azione 24/1 Cost. (applicata all'arbitrato obbligatorio, alle condizioni dell'azione: ricorsi amministrativi e tentativi obbligatori di conciliazione; all'azione cautelare);
- la garanzia del contraddittorio come species della garanzia della difesa, 24/2 e 111 Cost., con i casi di prevalenza del diritto di azione sul diritto di contraddire (tutela cautelare, 669/6, 2° comma cpc; art. 111, 1° comma, cpc)
- la garanzia della riserva di legge e del giusto processo (111 Cost.), applicata al rito camerale o della volontaria giurisdizione e alla scarsa compatibilità del modello legislativo (artt. 737,738 e 739 cpc) alla Costituzione
- la garanzia della imparzialità del giudice (art. 111/2 Cost.), con i suoi corollari del giudice naturale precostituito per legge e del divieto di giudici straordinari e speciali (rispettivamente artt. 25/1 e 102/2 Cost.)
- la garanzia della tutela giurisdizionale verso la PA (art.113 Cost.), distinguendo i rapporti paritetici ove è fatto valere un diritto soggettivo e i rapporti di supremazia della PA, che agisce con provvedimenti che possono incidere direttamente nella sfera patrimoniale del privato, ove ha rilievo un interesse legittimo (alla legittimità del provvedimento amministrativo), attualmente devoluti a differenti giurisdizioni, rispettivamente quella ordinaria e quella amministrativa, evidenziando come la distinzione non risulti costituzionalizzata (tanto che in alcune materie sia la tutela dei diritti soggettivi sia la tutela degli i.l. è devoluta ad una sola giurisdizione: pubblico impiego dopo il dlgs n. 80 del 1998 innanzi al g.o.) e come la tutela sia piena, di accertamento di condanna e anche costitutiva di effetti (con l'annullamento del provvedimento amministrativo)
- la garanzia della motivazione (art. 111/6 Cost.) dei provvedimenti giurisdizionali, di qualunque forma, che decidono con un giudizio che può passare in giudicato
- la garanzia del controllo di legittimità delle sentenze (Art. 111/7 Cost.), evidenziando la sua origine storica (prevalenza della legge sui giudici dei parlements francesi della rivoluzione) e la sua attualità (funzione di nomofilachìa, di interpretazione uniforme della legge), l'ambito del controllo esteso al giudizio di fatto (art. 360 u.c. cpc, pur nei limiti del n. 5 dell'art. 360 cpc), il suo oggetto: provvedimenti aventi sostanza di sentenza (giudizio idoneo al giudicato) anche se forma diversa.
Siamo poi passati al capitolo dei presupposti processuali e delle nullità:
- distinguendo la violazione della legge processuale che origina vizi extraformali (relativi ai presupposti processuali) e vizi formali (che attengono per lo più alla diversità della forma indicata dal legislatore)
- il diverso regime di rilevazione, quanto all'iniziativa e al tempo e delle conseguenze;
- il principio di tipicità per i vizi extraformali e il principio di tipicità, oltre a quello della inidoneità a raggiungere lo scopo, per i vizi formali (distinguendo tutti gli altri come vizi di mera irregolarità, per lo più irrilevanti), artt 156 e 157 cpc;
-il regime di sanatoria per lo più dei soli vizi di nullità, art. 162 cpc;
- il principio di conversione dei motivi di nullità in motivi di gravame e il sorgere della categoria di inesistenza (mancata sottoscrizione della sentenza e ipotesi assimilate), art. 161 cpc;
- lo speciale regime delle nullità che presiedono alla assicurazione di presupposti processuali (nullità citazione e notifica della citazione), che presiedono ai presupposti del contraddittorio e della domanda, artt. 164 e 291 cpc.
Si sono infine esaminati i presupposti processuali che attengono alle parti (distinguendoli da quelli che riguardano l'oggetto del giudizio o il giudice):
- la legittimazione ad agire (art. 81 cpc), con le sue eccezioni tassative della legittimazione straordinaria (azione surrogatoria) e della sostituzione processuale (del garante dell'avente causa nella successione del diritto controverso);
- l'interesse ad agire (al mezzo, o alla tutela), art. 100 cpc;
- la capacità processuale, art. 75 e 182 c.p.c., con il nuovo regime (retroattivo) della sua sanatoria.
b) LE PARTI DEL MANUALE DA LEGGERE
In relazione alle lezioni svolte, le parti del manuale interessate:
vol, capp. 6, 7, 8, 23, 24, 25.
Per coloro che intendono sostenere la prova intermedia, si consiglia sin da ora lo studio delle impugnazione, parte esposta nel secondo volume del manuale.
c) LE PROVE INTERMEDIE
Si fissano due date per le prove intermedie (solo per il corso di laurea magistrale):
22 dicembre ore 11:00, previa iscrizione entro il termine delle lezioni
21 gennaio ore 14:30, previa iscrizione entro il termine delle lezioni
Le iscrizioni saranno richieste dal docente l'ultima settimana delle lezioni, mediante mail diretta a info@claudiocecchella.it
d) LE PROSSIME LEZIONI
Si fa seguire il programma delle lezioni degli assistenti, per il V.O. e la laurea specialistica (sempre terza ora, dopo le due del corso ordinario laurea magistrale tenute dal docente)
http://www.claudiocecchella.it/?id=20101011-Pisa-Pietro_Ortolani---ARTICOLO |