La nuova giurisprudenza

art. 348 - bis c.p.c. by Claudio Cecchella
Divorzio breve by Claudio Cecchella
Calendario del processo by Claudio Cecchella
La riassunzione nell'arbitrato by Claudio Cecchella
Appello e Costituzione by Claudio Cecchella
Alineazione parentale by Claudio Cecchella
Affidamento dei figli by Claudio Cecchella
Audizione del minore... by Claudio Cecchella
Skype e diritto di visita by Claudio Cecchella
Rapporti investigativi e prova by Claudio Cecchella
Esecutivita' dei dec. camerali by Claudio Cecchella
710 e comp per territorio by Claudio Cecchella
Pubblicità per Avvocati by Claudio Cecchella
Sull'ora contumaciale. by Claudio Cecchella
Tariffa applicabile by Claudio Cecchella
Riforma appello by Claudio Cecchella
Audizione del minore by Claudio Cecchella
Opposizione a cartella by Claudio Cecchella
Obbligo difesa tecnica by Claudio Cecchella
183, 6 comma c.p.c. by Claudio Cecchella
Conciliazione obbligatoria by Tribunale di Varese
Abolizione tariffe by Claudio Cecchella
Opposizione a d.i. tempestiva by Claudio Cecchella
Prezzo simulato, prova by Claudio Cecchella
Overruling e difesa by Claudio Cecchella
Prove in appello by Claudio Cecchella
Informativa nella procura by Claudio Cecchella
Retroattività dei giudizi by Claudio Cecchella
696bis e mediazione by Claudio Cecchella
Art. 334 e Sezioni Unite by Claudio Cecchella
Ancora opposizione a d.i, by Claudio Cecchella
Effetti mancata informativa by Claudio Cecchella
Effetti sentenza costitutiva by Claudio Cecchella
Eccezione rilevabile d'ufficio by Claudio Cecchella
Responsabilita' processuale by Claudio Cecchella
Forma e impugnazione by Claudio Cecchella
Difetto di procura by Claudio Cecchella
C.COSTITUZIONALE E NOTIFICA by Claudio Cecchella
Giudice onorario by Claudio Cecchella
DIFENSORE TESTIMONE by Claudio Cecchella
Minore senza difesa by Claudio Cecchella
Avvocato che sbaglia azione by Claudio Cecchella
Impenditore fallibile by Claudio Cecchella
702bis e chiamata by Claudio Cecchella
Notifica con firma illeggibile by Claudio Cecchella
SEPARAZIONE E DIVISIONE by Claudio Cecchella
ARBITRATO E CAUTELARE by Claudio Cecchella
Ancora sul rito sommario by Claudio Cecchella
Giudicato penale by Claudio Cecchella
SOMMARIO DEBORDANTE by Claudio Cecchella
Assegno divorzile by Claudio Cecchella
Condanna per resp processuale by Claudio Cecchella
Sentenza a verbale by Claudio Cecchella
Diritto di azione e Cost. by Claudio Cecchella
Giudicato e eccezione dufficio by Claudio Cecchella
PRESCRIZIONE E REATO by Claudio Cecchella
420 bis cpc by Claudio Cecchella
Rito e competenza by Claudio Cecchella
Intervento di terzo e Cost. by Claudio Cecchella
Alle Sezioni Unite by Claudio Cecchella
Resp precontrattuale PA by Claudio Cecchella
Competenza rito sep div by Claudio Cecchella
Interruzione e riassunzione by Claudio Cecchella
Ancora reclamo cautelare by Claudio Cecchella
SU e incidentale tardiva by Claudio Cecchella
Termine per la riassunzione by Claudio Cecchella
Ricorso e app. del lavoro by Claudio Cecchella
Rito societario e Cost by Claudio Cecchella
La SC sul 669 duodecies by Claudio Cecchella
SC e notifiche by Claudio Cecchella
Compensazione spese by Claudio Cecchella
Notifica e Cass by Claudio Cecchella
Ancora pregiudizialita amm by Claudio Cecchella
Ancora pregiudizialità amm by Claudio Cecchella
Cass e diritti autoindividuati by Claudio Cecchella
Responsabilità medica by Claudio Cecchella
L'arbitrato sfavorito by Claudio Cecchella
Litispendenza monitoria by Claudio Cecchella
Translatio iudicii by Claudio Cecchella
Pregiudiziale amministrativa by Claudio Cecchella
Valore della causa e spese by Claudio Cecchella
Reg.di giurisdizione e quesito by Claudio Cecchella
Ccost, contumacia e rito soc. by Claudio Cecchella
Corte costituzionale e spese by Claudio Cecchella
La SC sulla domanda by Claudio Cecchella

Condanna per resp processuale

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE

SEZIONI UNITE CIVILI

Sentenza 4 febbraio 2009, n. 2636

Svolgimento del processo

Il sig. A.S.T., nella veste di legale rappresentante della P.M.A. Pubblicità Multimediale Avanzata s.r.l. (che in prosieguo verrà indicata come PMA), propose appello avverso la sentenza con la quale il Tribunale di Milano, in data 22 novembre 2006, aveva dichiarato il fallimento di detta società su istanza delle creditrici Warner Village Cinemas s.p.a. e Circomax s.r.l..

L'appello fu rigettato dalla locale corte territoriale, con sentenza depositata il 17 aprile 2007, giacchè detta corte, dopo aver disatteso le eccezioni di difetto di giurisdizione italiana (per essere stata solo fittiziamente trasferita in **** la sede della società fallita) e d'incompetenza territoriale (in conformità alla presunzione di corrispondenza della sede effettiva con quella legale anteriormente risultante in ****), escluse che si fosse verificata una nullità del decreto di convocazione del debitore nella fase prefallimentare e reputò dimostrata l'insolvenza posta a base della dichiarazione di fallimento.

Per la cassazione di tale sentenza la PMA ha proposto ricorso, articolato in quattro motivi, al quale ha resistito con controricorso la Warner Village Cinemas.

Gli altri intimati non hanno svolto invece difese.

Motivi della decisione

1. La società controricorrente ha preliminarmente eccepito l'inammissibilità del ricorso, in quanto proposto a mezzo di un difensore sfornito di procura speciale, come prescrive l'art. 365 c.p.c., ed agente invece in forza di una procura generale rilasciatagli in data anteriore a quella in cui è stata emessa la sentenza impugnata.

La medesima controricorrente ha altresì chiesto la condanna della controparte al risarcimento dei danni per lite temeraria.

2. L'eccezione d'inammissibilità del ricorso è fondata.

Come indicato sin dall'intestazione del ricorso proposto avverso la sentenza emessa dalla Corte d'appello di Milano il 17 aprile 2007, l'amministratore unico della società ricorrente è in questa sede "rappresentato e difeso in virtù di procura generale ad lites, in data 15 febbraio 2006 (...), dall'avv. Paolo Nava".

Ma, ai fini dell'ammissibilità del ricorso per Cassazione, per il rispetto del requisito della procura speciale al difensore iscritto nell'apposito albo, richiesto dal citato art. 365 c.p.c., è essenziale, da un lato, che la procura sia rilasciata in epoca anteriore alla notificazione del ricorso e, dall'altro, che essa investa il difensore espressamente del potere di proporre ricorso per cassazione contro una sentenza determinata; la quale sentenza, appunto perciò, deve essere stata necessariamente pronunciata in epoca antecedente al rilascio della procura stessa.

Il difetto di tale requisito determina, inevitabilmente, l'inammissibilità del ricorso.

2. La domanda di risarcimento dei danni per responsabilità processuale aggravata, proposta dalla società controricorrente con riferimento alla previsione dell'art. 96 c.p.c., più correttamente deve essere ricondotta al disposto del novellato art. 385 c.p.c., u.c. (introdotto dal D.Lgs. n. 40 del 2006 ed applicabile ratione temporis al presente ricorso), a tenore del quale, quando pronuncia sulle spese, la Corte, anche d'ufficio, condanna altresì la parte soccombente al pagamento, a favore della controparte, di una somma, equitativamente determinata, non superiore al doppio dei massimi tariffari, se ritiene che essa ha proposto il ricorso o vi ha resistito anche solo con colpa grave.

I presupposti della colpa grave certamente sussistono, nel caso di specie, essendo evidente e testuale il requisito della procura speciale al difensore per la proposizione del ricorso per cassazione ed essendo da gran tempo assolutamente consolidato l'orientamento giurisprudenziale che postula l'indispensabile posteriorità del rilascio della procura (speciale) rispetto all'emanazione della sentenza impugnata col ricorso.

3. In conseguenza di quanto sopra osservato, la parte ricorrente va dunque condannata non solo al rimborso delle spese processuali sostenute dalla controricorrente nel presente giudizio di legittimità, che vengono liquidate in Euro 4.000,00 (quattromila) per onorari e Euro 200,00 (duecento) per esborsi, oltre alle spese generali ed agli accessori di legge, ma anche all'ulteriore somma di Euro 1.000,00 (mille) a norma del citato art. 385 c.p.c., u.c..

P.Q.M.

La corte, pronunciando a Sezioni Unite, dichiara il ricorso inammissibile e condanna la parte ricorrente sia al pagamento delle spese del giudizio di legittimità, liquidate in Euro 4.000,00 (quattromila) per onorari e Euro 200,00 (duecento) per esborsi, oltre alle spese generali ed agli accessori di legge, sia al pagamento dell'ulteriore somma di Euro 1000,00 (mille) a norma dell'art. 385 c.p.c., u.c..

Così deciso in Roma, il 20 gennaio 2009.

Depositato in Cancelleria il 4 febbraio 2009.